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    15/05/09

    USA - John Edwards boicottato dal suo staff

    A quasi un anno dalla fine delle primarie democratiche che incoronarono Barack Obama candidato ufficiale alla Casa Bianca, emergono dettagli davvero sorprendenti sulla campagna elettorale di uno dei più accreditati sfidanti dell'attuale presidente, quel John Edwards che dopo essersi candidato alla vicepresidenza nel 2004 ha provato l'anno scorso a fare il terzo incomodo nella sfida tra Obama e la Clinton. Come sappiamo la sua corsa si è interrotta dopo poche settimane dai primi caucus in Iowa, e pochi mesi dopo il suo ritiro Edwards è stato travolto da uno scandalo sessuale dopo che è stata rivelata la sua relazione extraconiugale con una segretaria (mentre sua moglie Elizabeth lotta contro un cancro).
    Adesso il commentatore George Stephanopoulos ha raccontato che molti membri dello staff di Edwards erano a conoscenza della relazione extraconiugale già mesi prima delle primarie e, in un impeto di moralismo, avevano stretto un patto per boicottare la campagna elettorale del loro candidato se Edwards fosse sembrato vicino a conquistare la nomination.
    "Molti di loro si trovarono d'accordo nel dire, in pratica, se le cose si mettono bene e lui sembra ing rado di vincere, noi faremo in modo di mandare tutto all'aria" spiega Stephanopoulos.
    A questo punto molti commentatori americani si stanno chiedendo se in realtà il boicottaggio non sia davvero avvenuto, cosa che spiegherebbe il pessimo risultato di Edwards, che dopo essere arrivato secondo dopo Obama nei caucus dell'Iowa ha collezionato solo batoste, compreso un imbarazzante terzo posto nel suo stato, la South Carolina.
    Inoltre, come fa notare il chief political columnist di "Politico", il comportamento di questi staffer è sorprendente per più di un motivo, innanzitutto perchè il complotto non è certo più etico dell'adulterio, e poi perchè nessuno li obbligava a lavorare per un politico di cui non condividevano il comportamento. Se nel 1992 i collaboratori di Bill Clinton l'avessero pensata in questo modo, Clinton non sarebbe mai arrivato alla Casa Bianca.
    Sarebbe poi curioso sapere in che modo avrebbero voluto boicottare Edwards, dal momento che molte testate repubblicane avevano messo in giro la notizia dell'adulterio già mesi prima.
    E' più intrigante invece il gioco del "what if". Cosa sarebbe successo se Edwards fosse stato boicottato prima dei caucus dell'Iowa e non si fosse presentato? Howard Wolfson, l'ex direttore delle comunicazioni dello staff di Hillary Clinton non ha dubbi sul fatto che le cose sarebbero andate molto diversamente "I nostri elettori e quelli di Edwards erano grossomodo le stesse persone" spiega Wolfson mostrando un sondaggio secondo cui i due terzi di chi votò Edwards in Iowa avrebbe votato Hillary in seconda battuta "Noi avremmo vinto in Iowa e la Clinton avrebbe avuto la strada spianata per la nomination".
    Opinabile, visto che gli elettori di Edwards apprezzarono soprattutto il mea culpa dell'ex senatore a proposito del voto a favore della guerra in Iraq e altri sondaggi mostrano una preferenza di questi elettori per Obama. Ma soprattutto Wolfson ha spiegato che lo staff della Clinton sapeva qualcosa dell'adulterio di Edwards, ma nessuno pensò mai di approfondire o sfruttare questo elemento.
    Marc Abinder, direttore di "The Atlantic", afferma invece che sia lo staff della Clinton che quello di Obama sapevano perfettamente della relazione extraconiugale di Edwards, e soprattutto i collaboratori della Clinton erano particolarmente decisi a non far sparire la notizia dalle pagine dei giornali, anche se poi non ce ne fu bisogno perchè furono gli elettori a decretare la fine politica di Edwards.

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