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    04/04/09

    Diario della settimana

    Israele: subito dopo le poco concilianti dichiarazioni sui rapporti con la Palestina e il mancato rispetto dei patti di Annapolis, il neo-ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman se l'è dovuta vedere non solo con le polemiche politiche, ma anche con la magistratura, sebbene per tutt'altra storia. Lieberman è stato infatti interrogato per sette ore e mezza dalla polizia. Il 'falco' del governo Netanyahu e' sospettato di corruzione e riciclaggio di denaro sporco. "Avigdor Lieberman e' stato interrogato oggi a titolo cautelare dalla polizia per sette ore e mezza", ha affermato il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld, "poiche' sospettato dei seguenti reati: corruzione, riciclaggio di denaro sporco e abuso di fiducia" che ri­guarda lui, suo figlio e il suo legale: in ballo ci sono grandi som­me di denaro, perché con una se­rie di finte società si sarebbero fatti pagare dall’estero, illegal­mente, la campagna elettorale. Era un interrogatorio già fissato ma rimandato per via della campagna elettorale, fanno sapere gli inquirenti.

    USA: il "Washington Post" parte all'attacco del Segretario al Tesoro Geithner, che ha ripetutamente accusato della crisi economica i mancati controlli dei mesi scorsi e ha persino minacciato di licenziare alcuni top manager delle banche. Ma il quotidiano di Washington ricorda che, prima di diventare Segretario al Tesoro, Geithner era incaricato proprio di supervisionare il sistema bancario statunitense, e avanza il sospetto che sia tuttora troppo vicino agli ambienti di Wall Street, citando frequenti incontri con i dirigenti della Citigroup.

    Corea del Nord: prevsto per oggi il lancio del missile-satellite se le condizioni meteo lo permetteranno. Nella base di Musudanri sarebbe cominciato il caricamento dei serbatoi del missile-satellite, che per USA, Sud Corea e Giappone è un missile balistico a lunga gittata in grado di trasportare una testata nucleare, mentre per Pyongyang è solo un satellite sperimentale per le telecomunicazioni. La Corea del Sud ha promesso ''una forte e severa'' risposta in caso si verificasse il lancio. La Casa Bianca ha definito oggi ''una azione provocatoria'' l'imminente lancio del missile e ''una violazione delle risoluzione delle Nazioni Unite''. "Non abbiamo smesso di fare appello alla Corea del Nord, e lo ribadiamo oggi, di non lanciare questo missile" ha detto l'emissario americano Bosworth.

    Francia: con un gesto simbolico, il presidente francese Sarkozy nell'incontro con Obama ha detto che la Francia è disposta a farsi carico di alcuni prigionieri di Guantanamo se questo aiutasse a facilitare la rapida chiusura del centro di detenzione.
    Sarkozy ha affermato che centri come quello di Guantanamo non sono coerenti con i valori statunitensi, e che tutti gli stati democratici hanno la responsabilità di adottare comportamenti in linea con i propri principi.

    Filippine: sono vivi e stanno bene, ma sono ancora nelle mani dei rapitori, Eugenio Vagni e Andreas Notter, i volontari della Croce rossa internazionale sequestrati nelle Filippine: a raccontarlo è un terzo ostaggio, Mary Jean Lacaba, che è stata invece liberata ieri. Per la filippina di 37 anni la prigionia è durata 77 giorni e dopo l'ultimatum con il quale i sequestratori del gruppo islamico legato ad Abu Sayyaf minacciavano di decapitare uno degli ostaggi se l'Esercito non si fosse ritirato da 14 villaggi della provincia di Sulu, la situazione sembrava disperata. Poi è arrivata la notizia della liberazione, senza la richiesta né il pagamento di alcun riscatto, come hanno riferito le autorità di Manila.

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