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    27/04/09

    USA: Cheney attacca Obama

    In un'intervista in due parti a Fox News, l'ex vicepresidente americano Dick Cheney non si è fatto pregare prima di criticare praticamente tutti gli atti della nuova amministrazione statunitense, dalla decisione di divulgare i momoriali della CIA riguardanti le torture "ma non quelli che testimoniano il successo dei nostri sforzi", alla stretta di mano di Obama al presidente venezuelano Chavez "penso che non ci abbia pensato abbastanza". E, addirittura, Cheney si è detto preoccupato per il modo in cui l'America viene rappresentata oltreoceano. Abbastanza paradossale, detto dal rappresentante di un'amministrazione che ha fatto registrare il minimo di gradimento in patria e all'estero.
    Ma la decisione di Cheney di ergersi a unico difensore dell'amministrazione Bush - lo stesso Bush si è ritirato a vita privata in Texas e non ha più fatto uscite pubbliche - impensierisce non tanto la Casa Bianca, che per ora non ha replicato alle critiche, quanto il partito Repubblicano, che è disperatamente in cerca di facce nuove e nuove idee.
    "Lui rappresenta il passato" ha spiegato uno stratega del Gop "un volto divisivo e che rappresenta il conflitto. Quindi non è un bene per il partito".
    In un momento il cui il Gop prova a rimettere ordine tra le sue fila e a cercare un leader che lo conduca prima alle elezioni di medio termine e poi all'appuntamento con le presidenziali del 2012 - e finora nessun volto è emerso - il fatto che Cheney rappresenti ancora la personalità più di spicco del partito è visto come un problema. Problema aggravato dal fatto che non c'è nessuno nel Gop in grado di dire a Cheney di farsi da parte, e che Cheney, in virtù del suo passato incarico e della sua schiettezza, viene intervistato con moltta frequenza.
    "Cheney dice cosa perfettamente ragionevoli, che purtroppo hanno il grosso problema di avere il messaggero sbagliato" ha spiegato lo stratega del Gop "se Cheney ritica Obama, il dibattito lascia il campo delle decisioni politiche e tocca quello dello scontro di personalità, e una battaglia tra Cheney e Obama è l'ultima cosa che serve al partito".
    Ancora oggi Cheney è molto impopolare nell'elettorato, e in particolar modo tra gli indipendenti che hanno portato Obama alla vittoria schiacciante di novembre. Un sondaggio dello scorso marzo ha riportato che solo tre elettori su dieci hanno un'opinione favorevole di Cheney, mentre il 63% ha un'opinione negativa. Numeri coerenti con quelli che Cheney ha collezionato negli ultimi tre anni. Piccola curiosità: anche la figlia di John McCain, Meghan, non ha risparmiato parole di critica a Cheney, così come a Karl Rove "Avete avuto i vostri 8 anni, adesso andatevene".

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