Il Giramondo su Twitter

    follow me on Twitter

    12/05/09

    Israele - Revocata la cittadinanza a quattro arabo israeliani

    Il programma del ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman era chiaro fin dalla campagna elettorale: separare gli ebrei e gli arabi all'interno di Israele.
    Si pensava che, una volta al potere, il leader ultraortodosso principale alleato di Netanyahu avrebbe smussato gli angoli della sua proposta, sospetto avvalorato dal basso profilo tenuto da Lieberman nei suoi primi incontri internazionali (la scorsa settimana era in Italia). Così non è stato, e mentre in Europa Lieberman lasciava intendere di essere pronto ad aperture nei confronti dei palestinesi, in patria a quattro cittadini arabi israeliani è stata tolta la cittadinanza. In realtà si parla di casi molto più numerosi, c'è chi dice oltre 30, ma mancano fonti ufficiali. L'iniziativa è partita dal ministro degli Interni Eli Yishai, esponente del partito ultraortodosso Shas, e l'accusa è di essere fiancheggiatori di gruppi nemici d'Israele. Nessuno di questi cittadini ha però mai subito un processo o un'indagine per tradimento o spionaggio, semplicemente si tratta di persone che hanno lasciato Israele per trasferirsi in paesi arabi ritenuti "nemici di Israele".
    Gli arabi rappresentano il 20% della popolazione israeliana, e in massima parte sono cittadini di Israele con pieni diritti, avendo scelto di aderire allo stato costituito nel 1948. Si tratta infatti quasi esclusivamente dei cittadini (e dei loro discendenti) che nel 1948 non abbandonarono le loro case e rimasero in quello che diventava lo stato israeliano.
    In campagna elettorale Lieberman aveva proposto l'immediata espulsione di tutti gli arabi israeliani che non avessero sottoscritto una dichiarazione di 'lealtà' allo Stato d'Israele. Inoltre, nel 2006, dichiarava che tutti i parlamentari arabi della Knesset che, anche in passato, avessero avuto contatti con il movimento di Hamas dovevano essere fucilati.
    Intanto, nel suo viaggio europeo, Lieberman ha affrontato il problema del conflitto israelo-palestinese suggerendo una strada inedita, dicendo di pensare alla creazione - nel giro di 5-7 anni - di una soluzione "tipo Cipro". Non è ben chiaro cosa abbia voluto dire, in quanto Cipro è divisa in due perchè l'esercito turco l'ha invasa nel 1974 separando la comunità greca da quella turca. Inoltre negli ultimi mesi sono partiti dei negoziati per arrivare ad una riunione dello stato, ma ovviamente Lieberman non si riferiva a questa soluzione, quanto a quella attuale, con due governi indipendenti.

    Nessun commento:

    Posta un commento