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    28/03/09

    Diario della settimana

    Repubblica Ceca: a pochi giorni dal voto di sfiducia, il primo ministro Mirek Topolanek ha presentato le dimissioni del suo governo al presidente Vaclav Klaus. Le dimissioni giungono mentre la Repubblica Ceca detiene la presidenza di turno semestrale dell'Ue. La caduta del governo Topolanek mette anche a rischio la ratifica ceca del Trattato di Lisbona e quindi la sua adozione a livello europeo. Implicato in una serie di scandali, l'esecutivo ceco è anche la terza vittima della crisi economica che nell'Europa dell'est ha già fatto cadere i governi di Lettonia e Ungheria.
    Ora in base alla costituzione, il presidente Vaclav Klaus deve scegliere a chi affidare la formazione di un nuovo esecutivo, probabilmente allo stesso Topolanek, che ha già detto di aspettarsi un reincarico. Se però fallirà tre volte, avrà l'obbligo di indire nuove elezioni. La scadenza regolare delle prossime politiche sarebbe stata nel 2010. L'Ue ovviamente sta facendo pressioni affinchè la crisi si risolva al più presto senza mettere a repentaglio il trattato.

    Giappone: sale la tensione per l'annunciato lancio di un missile balistico da parte della Corea del Nord. Con una decisione senza precedenti nel dopoguerra il Giappone ha deciso di attivare lo scudo antimissile. Il consiglio di sicurezza nipponico guidato dal premier Taro Aso ha perciò dato l'ordine di abbattere il razzo nordcoreano. I Patriot sono già stati schierati attorno alla capitale e nel nord-est del paese. La Russia intanto ha invitato la Corea del Nord a rinunciare al lancio, che secondo Pyongyang dovrebbe avvenire fra il 4 e l'8 aprile e dovrebbe servire a mettere in orbita un satellite ad uso civile.

    Singapore: il parlamento di Singapore ha legalizzato la vendita degli organi attraverso una forma di 'rimborso' ai donatori. La quasi totalita' dei parlamentari, 79 su 84, ha votato a favore. La decisione sta scatenando polemiche ma il ministro della Salute Khaw Boon Wan spiega: non si tratta propriamente di una legalizzazione ''ma di correggere la posizione estrema che criminalizza tutti i tipi di pagamenti per chi decide di donare''. Il governo ha proposto una modifica al testo in seguito all’arresto, nel giugno scorso, del miliardario Tang Wee Sung: il magnate è finito in prigione per un giorno ed è stato condannato a un risarcimento in denaro per aver cercato di comperare un rene da un donatore indonesiano. L’esecutivo ha deciso quindi di regolare la materia, per consentire ai donatori di ricevere per legge un compenso in denaro.

    Messico: Manu Chao, il noto cantante francese impegnato in molte battaglie politiche, potrebbe essere espulso dal Messico. L'artista è accusato dalle autorità di Città del Messico di aver tenuto dei discorsi a sfondo politico tanto da essere considerati come un'ingerenza nella vita politica del Paese centroamericano.Uno dei portavoce del ministero dell'Interno messicano ha fatto sapere che un'indagine sarebbe stata già avviata "per sapere ciò che ha detto il cantante e in quale contesto". Le polemiche sarebbero partite dal fatto che il cantante avrebbe definito "terrorismo di Stato" l'intervento della polizia messicana a Salvador de Atenco nel 2006 dove gli agenti avevano attaccato dei venditori ambulanti di fiori che volevano protestare contro lo sgombero del loro mercato, causando la morte di due di loro. La frase incriminata "Ciò che è successo a Atenco è in un certo modo terrorismo di Stato" ora è al vaglio degli inquirenti. L'articolo 33 della Costituzione messicana, infatti, prevede che i cittadini stranieri presenti nel Paese non possano esprimere giudizi e pensieri sulla situazione politica.

    Francia: Il ministro della Difesa francese, Herve Morin, ha reso noto un progetto di legge per risarcire le persone chehanno subìto danni in seguito ai test nucleari effettuati dalla Francia in Algeria e in Polinesia tra il 1960 e il 1996. Il progetto sarà discusso in parlamento entro giugno. Un fondo di dieci milioni di euro è già stato stanziato peril primo anno. In seguito ai test francesi si sono ammalate circa 150mila persone, tra civili e militari.

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