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    18/03/09

    Madagascar - Il golpe è riuscito, il presidente si dimette

    Dopo disordini durati diversi mesi, e svariati tentativi di costringere il presidente Ravalomanana a dimettersi, il golpe è finalmente riuscito. Il presidente del Madagascar, Marc Ravalomanana, ha consegnato il potere ai militari. L'ambasciata degli Stati Uniti ad Antananarivo si è offerta di provvedere alla sua sicurezza.
    L'ex sindaco della capitale Andry Rajoelina, che aveva guidato le rivolte di piazza prima di essere costretto a lasciare la carica, si è già istallato nel palazzo presidenziale occupato ieri sera dall'esercito, grazie al sostegno dei militari al comando del colonnello Andre Ndriarijaona (nominato Capo di Stato Maggiore dell'esercito malgascio dieci giorni fa dopo aver guidato un ammutinamento).
    Il 34enne nuovo leader (nella foto), che ha alle spalle un passato da disk-jockey, proprio a causa della sua giovane età non potrà, per ora, essere il nuovo presidente del Madagascar (l'età minima è 40 anni), carica che rimane quindi vacante.
    Ravalomanana aveva dichiarato lunedì di non voler lasciare la sua carica e si era detto disposto, se necessario, a morire insieme ai fedelissimi della guardia presidenziale. Martedì si è però dovuto arrendere al golpe messo in piedi da oppositori e militari.
    Il 59enne Ravalomanana, anche lui ex sindaco della capitale, era salito al potere nel 2002 dopo un durissimo scontro con Didier Ratsikara, il presidente socialista del Madagascar dal 1975 al 2001. Dopo essersi autoproclamato presidente sull'onda delle proteste popolari che costrinsero Ratsikara a fuggire in Francia, Ravalomanana ha goduto di un largo consenso, ma solo per i primi anni. Oltre a non aver mantenuto la sua promessa di combattere la povertà, ha avviato una politica di privatizzazioni selvagge vendendo alle multinazionali straniere il petrolio, il carbone e le altre risorse minerali del paese, senza peraltro che il ricavato migliorasse le condizioni di vita dei malgasci.
    A questo punto l'opposizione, hanno annunciato fonti vicine a Rajoelina, riscriverà la Costituzione per creare una Quarta Repubblica sull'isola. Rajoelina, non potendo essere presidente, guiderà un'autorità pensata ad hoc, cambierà la Costituzione (forse abbassando il limite di età per diventare presidente) ed entro due anni dovrebbe portare il paese a nuove elezioni.

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