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    22/04/09

    Dopo le polemiche, riprende il vertice sul razzismo

    La conferenza dell'Onu sul razzismo è ripresa a Ginevra dopo l'incidente diplomatico di lunedì, con protagonista il presidente iraniano Ahmadinejad, che ne ha però irrimediabilmente segnato lo sviluppo.
    Infatti nella seconda giornata del vertice, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon è intervenuto per stigmatizzare quanto accaduto lunedì. "E' molto disdicevole che la conferenza sia stata usata dal presidente iraniano a fini politici" ha detto Ban, che ha lasciato il vertice per visitare Malta.
    La conferenza ha avuto quindi il delicato compito di arrivare a una risoluzione finale soddisfacente, nonostante i delegati rimasti siano rimasti in pochi, anche la Repubblica Ceca ha deciso di lasciare definitivamente i lavori della Conferenza, mentre gli altri 22 Paesi dell'Unione europea che erano usciti in segno di protesta, si sono invece presentati regolarmente ai lavori di Ginevra. Mancano invece Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Italia, Germania, Polonia e Repubblica Ceca e Israele, assenti già in partenza.
    Presente il Vaticano che ha scelto di restare in aula anche durante il contestato intervento di Ahmadinejad. La spaccatura tra i 27 appare pertanto evidente, nonostante il momentaneo spirito unitario ritrovato ieri sull'onda d'urto delle parole di Ahmadinejad.
    In anticipo rispetto alla chiusura prevista, i delegati hanno quindi approvato per acclamazione un documento finale che accoglie tutte le istanze presentate e non fa riferimento al conflitto israelo-palestinese.
    Ma in Medio Oriente continua a tenere banco il discorso pronunciato dal presidente iraniano , con i gruppi ebraici che hanno etichettato l'intervento come scandaloso, paragonando Ahmadinejad a Hitler, e i paesi arabi che hanno manifestato preoccupazione per la situazione nei territori occupati da Israele.
    "Sarà una sconfitta per Ahmadinejad perchè ci sarà, entro stasera, l'approvazione del nuovo testo", ha detto il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner.
    Juliette de Rivero, esponente dell'Human Rights Watch, ha puntualizzato come sia importante per tutti i paesi concentrarsi sul vero tema della conferenza e non farsi portare fuori strada dagli appunti iraniani.
    "Nonostante lo spiacevole discorso del presidente iraniano, i governi mondiali possono ancora far avere una valenza importante a questo vertice e assegnare un mandato forte all'Onu per combattere il razzismo".

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