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    03/04/09

    I G20 trovano un accordo, in arrivo 1.000 miliardi

    I leader dei 20 paesi più ricchi del mondo hanno trovato un accordo a Londra per garantire 1.100 miliardi di dollari al Fondo Monetario Internazionale e altre istituzioni internazionali, come ha annunciato Gordon Brown. Alla cifra di 1.100 miliardi, 1,1 trilione di dollari, si arriverà grazie a prestiti e garanzie ai paesi bisognosi.
    L'accordo prevede che entro il 2010 i miliardi a sostegno della ripresa economica saranno 5.000. Le risorse del Fmi saranno fino a 750 miliardi, di cui 500 in nuovi fondi. Gli Usa si aspettavano un impegno maggiore da parte dei singoli stati, visto che i soldi promessi finora, pur rappresentando uno stimolo importante, non vanno ancora ad incidere sull'economia reale. Obama aveva chiesto che, come fatto in Usa, anche i governi europei "aprissero i rubinetti" riversando quanti più fondi possibili sugli aiuti sociali, ma il deficit degli stati del vecchio continente lo ha impedito.
    Un altro punto su cui i grandi della Terra hanno trovato faticosamente un accordo, nonostante le divergenze emerse nei giorni scorsi, riguarda i cosiddetti paradisi fiscali. I G20 si erano trovati in disaccordo sulla linea da adottare contro i paesi che garantiscono rifugio ai capitali esteri e segreto bancario. Da una parte Francia, Germania e Italia decisi a seguire la linea più dura, dall'altra Cina e Russia, favorevoli al segreto bancario. In mezzo, Usa e Gran Bretagna con il difficile compito di mediare fra le due posizioni, una mediazione che pareva impossibile dopo che il presidente francese Sarkozy aveva minacciato di andarsene già il primo giorno.
    Alla fine ha prevalso la linea dura, e Sarkozy è apparso il più soddisfatto di tutti, spendendosi in grandi lodi per il modo in cui Obama ha saputo fare pressioni sulla Cina. L'accordo prevede la pubblicazione da parte dell'Ocse di una lista nera dei paradisi fiscali, e sanzioni contro quei paesi che non forniscono le informazioni richieste, oltre all'irrigidimento dei vincoli amministrativi e il divieto per gli stati membri di depositare i loro fondi in questi paesi.
    Anche la Merkel si è dichiarata molto soddisfatta dell'accordo, sostenendo che si tratta di "un compromesso storico che darà al mondo un mercato finanziario dall'architettura chiara".
    Linea dura anche per i bonus ai manager e ai dirigenti dei colossi finanziari "Non ci saranno più bonus per chi provoca fallimenti" ha garantito Brown. "Ripuliremo le banche per rilanciare credito per le famiglie e le imprese".
    I leader si sono accordati per un nuovo G20 entro la fine del 2009, vertice che si terrà con tutta probabilità a New York a margine dell'Assemblea generale dell'ONU.

    Fonte: Associated Press

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