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    02/04/09

    Israele - Lieberman sfida subito i palestinesi

    A poche ore dal voto di fiducia della Knesset con cui Netanyahu si è ufficialmente insediato come premier israeliano, il neo-ministro degli Esteri Avigdor Lieberman ha subito fatto capire che non ha alcuna intenzione di abbandonare le posizioni da "falco" che ha tenuto in campagna elettorale e che gli hanno portato così tanti voti.
    Il leader del partito ultra-nazionalista Ysrael Beitenu (Israele è la nostra casa) ha dichiarato "Gli accordi di Annapolis non contano. Il governo di Israele non ha mai ratificato Annapolis, né lo ha fatto il Parlamento" ha spiegato, aggiungendo che comunque il governo Netanyahu si impegnerà per cercare di rispettarli.
    La conferenza di pace di Annapolis , tenutasi nel Maryland nel novembre 2007, riunì i delegati di 40 paesi, inclusi Arabia Saudita e Siria. In quell'occasione l'allora primo ministro Ehud Olmert e il presidente dell' Autorità Palestinese, Mahmoud Abbass, si impegnarono a rilanciare il processo di pace, che idealmente si sarebbe dovuto concludere nel 2008 con la nascita dello stato palestinese. Anche se le cose non sono poi andate così, la nascita di uno stato separato, prevista già dalla Road Map firmata da Sharon e che ancora prima era uno dei fini ultimi degli accordi di Oslo tra Rabin e Arafat nel 1993.
    Lieberman, che subito dopo la nomina è stato invitato in Italia dal ministro Frattini, ha ribadito peraltro che Israele si ritiene vincolato solo alla Road Map, il piano di pace lanciato nel 2003 che prevede la creazione di uno stato palestinese, rimasto di fatto sulla carta.
    Dura la reazione dei palestinesi, che si sono immediatamente appellati agli Stati Uniti affinchè facciano pressioni sul governo israeliano. Lo stesso presidente dell'Anp Abu Mazen è scettico sulle volontà di pace di Netanyahu: "Benjamin Netanyahu non ha mai creduto nella soluzione dei due Stati o accettato gli accordi sottoscritti e non vuole fermare i nuovi insediamenti, questo è ovvio", ha spiegato, basandosi sulla prima esperienza da premier di Netanyahu, nel 1996.

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