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    24/04/09

    USA: Cheney e Rice diedero l'ok alle torture

    Il 17 luglio 2002 l'allora consigliere per la sicurezza nazionale Condoleeza Rice, che poi sarebbe diventato Segretario di Stato, autorizzò la CIA a utilizzare "metodi alternativi di interrogatorio", incluso il "waterboarding" (l'annegamento simulato), per il presunto affilaito di Al Qaeda Abu Zubaydah.
    La decisione fu condizionata alla pronuncia del Dipartimento di Giustizia, e una settimana dopo il Procuratore Generale John Ashcroft dichiarò perfettamente legale quel metodo di interrogatorio.
    E' quanto riporta una rapporto diramato dal Dipartimento di Giustizia su richiesta della commissione Intelligence del Senato degli Stati Uniti.
    Le tecniche di interrogatorio utilizzate contro diversi prigionieri sospettati di terrorismo vennero poi autorizzate dalla Casa Bianca e da Bush in persona nel 2003 quando la CIA chiese maggiore chiarezza sulle pratiche da utilizzare.
    In una riunione tra Bush, Cheney, la Rice, Ashcroft e il direttore della CIA George Tenet, "si stabilì che il programma della CIA era legale rifletteva le politiche dell'amministrazione Bush".
    Un memoriale diramato dimostra che negli interrogatori della CIA il waterboarding venne usato almeno 266 volte su Abu Zubaydah e Khalid Sheik Mohammed, sospettato di essere la mente degli attentati dell'11 settembre.
    Il Segretario alla Difesa Robert Gates, che ricoprì lo stesso ruolo anche nell'amministrazione Bush ed è anche stato a capo della CIA, ha sostenuto che rendere pubblici questi memoriali è stato un atto inevitabile di trasparenza, concordando anche con la scelta di non perseguire i singoli responsabili delle torture.
    Intanto in Senato diversi Democratici hanno chiesto l'apertura di una commissione di inchiesta, ma è un'ipotesi ampiamente improbabile perchè nello stesso campo democratico le posizioni non sono univoche.
    Non sono arrivate dichiarazioni da Bish o dalla Rice, in compenso Dick Cheney, intervistato in più occasioni, ha criticato la scelta di rendere pubblici i memoriali sulla CIA ed ha anche difeso i metodi di interrogatorio "alternativi".
    "Hanno prodotto i risultati sperati? Credo di sì. I successi sono sotto gli occhi di tutti, e credo parlino da soli".

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