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    11/03/09

    Irlanda del Nord - Torna lo spettro dell'Ira

    L'uccisione di due soldati britannici e il ferimento di altre quattro persone in Irlanda del Nord è stato "un tentato omicidio di massa" secondo la polizia.
    Ma l'attacco della settimana scorsa non è rimasto isolato: un agente della polizia è rimasto ucciso lunedì sera in un'imboscata a Craigavon, città abitata da cattolici e protestanti nella contea di Armagh.
    L'attacco contro i militari è avvenuto sabato notte alle 21.40 (le 22.40 in Italia) nel quartier generale del genio militare a Masserene, nella contea di Antrim, a nord ovest di Belfast. Secondo le ricostruzioni della polizia una vettura si sarebbe avvicinata all’edificio e alcuni uomini che si trovavano a bordo hanno aperto il fuoco. Almeno 30-40 colpi sarebbero stati sparati durante l'attentato. Secondo i media locali, uomini armati di mitra sono arrivati con un taxi alla base. I terroristi poi hanno aperto il fuoco con i mitra all'ingresso della caserma contro i soldati che ritiravano una pizza. Gli attentatori hanno finito i due soldati del genio, poco più che ventenni, quando questi giacevano a terra feriti dalla prima raffica sparata. I due sparatori sono poi scappati a bordo di un'auto guidata da una terza persona. Come detto oltre ai due militari che sono rimasti uccisi, altre quattro persone (fra le quali due militari) sono rimaste ferite. Uno dei feriti è in condizioni critiche.
    Le vittime sono i primi soldati britannici uccisi in Irlanda del Nord da 12 anni, dagli "accordi del venerdì santo" che misero fine al conflitto.
    "Le indagini si concentrano sui dissidenti repubblicani" spiega il sovrintendente Williamson, riferendosi ai militanti cattolici dell'IRA che hanno rifiutato di unirsi al processo di pacificazione dell'Irlanda del Nord. Il primo attentato è stato rivendicato dai membri della Real Ira, frangia terrorista che non ha mai accettato il cessate il fuoco. Il secondo attacco è invece stato rivendicato da "Continuity Ira", un'altra sigla dissidente del gruppo repubblicano che per un trentennio ha insanguinato l'Ulster. "Fin quando ci sara' un coinvolgimento britannico in Irlanda, gli attentati continueranno", ha dichiarato un portavoce di "Continuity Ira".
    L'attentato riporta alla mente i 30 anni di violenze tra militanti cattolici indipendentisti e unionisti protestanti, che hanno fatto 3.500 morti tra il 1969 e il 1998, anno in cui sono stati siglati gli accordi di pace del Venerdì Santo tra il leader repubblicano Gerry Adams e quello unionista David Trimble con la mediazione dell'allora premier britannico Tony Blair. Nel 2007 un'altra tappa storica, con la costituzione del primo governo autonomo condiviso tra le due fazioni, con la presenza del protestante John Hume e del cattolico indipendentista Martin McGuinness. Ma negli ultimi tempi le tensioni sono tornate a galla, e la scorsa settimana il capo della polizia dell'Irlanda del Nord ha chiesto all'intelligence britannica di intensificare le indagini per una crescita di attività tra i dissidenti repubblicani. In risposta il Sinn Fein, ex braccio armato dell'IRA, ha ammonito il governo che portare altri soldati avrebbe potuto sembrare una provocazione verso i cattolici.

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