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    05/03/09

    L'Aia - Apre il tribunale per l'assassinio di Hariri

    A quattro anni dall'assassinio dell'ex primo ministro libanese Rafik Hariri, il tribunale speciale delle Nazioni Unite si è riunito a L'Aia per processare i colpevoli.
    Il 14 febbraio 2005 un potente ordigno posizionato su una delle strade principali di Beirut esplose al passaggio dell'auto blindata di Hariri, non lasciando scampo neè al leader politico, nè ad altre 22 persone che si trovavano a passare nei dintorni.
    Le indagini in Libano hanno portato all'arresto di quattro generali, ma sia in Libano che tra gli inquirenti dell'Onu c'è la certezza che il mandante del delitto sia la Siria, intenzionata a rafforzare la propria influenza sul Libano, anche se mancano le prove e Damasco ha sempre negato.
    Il tribunale sarà composto da 11 giudici, le cui identità sono mantenute segrete per la loro sicurezza, e il pubblico ministero, il canadese Daniel Bellemare ha spiegato che il processo non durerà meno di quattro o cinque anni, ma potrebbe prolungarsi anche fino a dieci anni.
    Bellemare ha, per cominciare, chiesto alle autorità libanesi di consegnare al tribunale speciale i quattro imputati - attualmente detenuti in patria - che all'epoca dell'attentato comandavano la polizia, l'intelligenze e un'unità d'elite dell'esercito. Altre tre persone sospettate di complicità sono state recentemente rilasciate su cauzione.
    L'inaugurazione del tribunale è stata seguita con emozione a Beirut dove decine di persone si sono riunite per deporre fiori sulla tomba di Hariri e nel luogo dell'attentato. May Chidiac, la giornalista che ha perso un braccio e una gamba in un attentato nel settembre 2005, era accanto al mausoleo di Hariri e ha dichiarato in lacrime "questo e' un giorno storico per i Libano", guardando la cerimonia dell'Aja trasmessa su un maxi schermo.
    Il tribunale speciale per l'assassinio dell'ex premier libanese Rafik Hariri "mettera' fine all'impunita' in Libano" ha dichiarato il primo ministro libanese Fouad Siniora in un'intervista esclusiva concessa all'agenzia stampa tedesca Dpa. Non solo il tribunale scoprira' i responsabili dell'assassinio, "ma inaugurera' una nuova era di giustizia in Libano", assicura il primo ministro a lungo alleato e amico personale del leader ucciso. "Posso dire oggi che malgrado il dolore per la perdita del defunto premier, provo ora un sentimento di gioia nel vedere il giorno del lancio del tribunale", prosegue Siniora, che dice di volere "l'intera verita' e nient'altro che la verita'". Il primo ministro ha assicurato che il suo governo cooperera' con qualsiasi richiesta di trasferimento di sospetti dal Libano, perche' cio' "e' nel miglior interesse" del paese. Tutti i documenti relativi all'indagine, ha aggiunto, sono stati gia' trasferiti la settimana scorsa in Olanda, sede del tribunale.

    Fonte: CNN, The Guardian

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