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    07/02/09

    Diario della settimana

    Spagna - Un giudice spagnolo ha incriminato sette militari israeliani e l'ex ministro della Difesa israeliano, Benjamin Ben-Eliezer, per delitti contro l'umanita' per un omicidio mirato compiuto nella Striscia di Gaza nel 22 luglio 2002, in cui morirono un presunto capo di Hamas e 14 civili. Attualmente Benjamin Ben-Eliezer è ministro per le infrastrutture. Adesso, secondo procedura, l'ordinanza sarà notificata alle parti, l'Autorità Nazionale Palestinese e lo stato israeliano. Le possibilità che l'inchiesta vada in porto sono poche, tanto che lo stesso giudice Andreu ha ricordato come già in passato ha presentato al governo d'Israele notizia dell'indagine e non ha ottenuto risposta.

    Russia - Nikita Y. Belykh, 33enne leader dell'opposizione liberale, sorprendendo i suoi stessi sostenitori ha deciso di andare a lavorare per il premier Vladimir Putin al Cremlino. Belykh, che negli ultimi anni ha condotto una strenua campagna contro l'ex presidente - oggi primo ministro -scrivendo anche poemi in cui lo definiva autocratico, autoritario, aggressivo e dittatoriale, ha detto di sentirsi stanco e avvilito per essere continuamente sotto il controllo dei servizi segreti e di essere arrestato dopo ogni manifestazione. Perciò ha accettato il posto che Putin gli ha offerto a dicembre, lasciando la già malmessa opposizione in una situazione di sbandamento e frustrazione, sottolineata dalle parole dellos tesso Belykh "Uno o due anni fa speravo ancora in un cambiamento politico, ma le elezioni del 2007 e del 2008 hanno dimostrato che quelle erano solo illusioni".
    Ora i vari leader dell'opposizione liberare russa si sono riuniti nel movimento capeggiato dall'ex campione di scacchi Garry Kasparov e dall'ex vice premier Boris Nemtsov.

    Colombia - Le FARC hanno rilasciato l'ex governatore dello stato di Meta, Alan Jara, in mano al gruppo terrorista dal 2001. A differenza di quanto accaduto con gli altri ostaggi liberati, che hanno ringraziato il presidente colombiano Alvaro Uribe, Jara ha pesantemente attaccato il capo di stato "Sembra che a Uribe convenga che il paese resti in guerra. Ma anche alle Farc sembra far comodo avere Uribe come presidente", accusandolo poi di aver cercato di impedire le trattative per la liberazione. Uribe in un primo momento aveva richiamato la mediatrice inviata per trattare con el FARC, ma in un secondo momento aveva permesso che i negoziati andassero avanti.

    Iraq - Non ci sono ancora i risultati definitivi delle elezioni provinciali (bisognerà aspettare almeno altre due settimane) la Da'wa, coalizione del premier Nouri al Maliki, sembra essere il partito che si aggiudichera' la maggior parte dei 440 seggi in ballo in 14 dei 18 consigli. Il primo a fare le spese della vittoria di al Maliki e' il partito sciita rivale, nonche' partner di governo, il Consiglio supremo islamico, che rischia di perdere almeno 5 delle province che controllava nel sud del Paese. Ma la vera novita' di queste elezioni provinciali e' la rimonta dei partiti laici, molti dei quali legati al vecchio regime di Saddam Hussein. Non si spengono però le polemiche nella provincia dell'al-Anbar. La commissione elettorale di Baghdad ha deciso di riportare in zona le urne elettorali, per procedere al conteggio in presenza dei candidati.

    USA - Eric Holder, dopo la conferma ottenuta dal Senato, ha giurato e si è insediato come nuovo Procuratore Generale degli Stati Uniti. Holder è il primo afroamericano ad occupare la più alta carica del sistema giudiziario americano, un sistema in cui i maschi di colore rappresentano la maggioranza dietro le sbarre, come imputati nei processi e tra i condannati a morte.
    Holder è stato un implacabile pubblico ministero ma anche un attivista per i diritti civili e difensore pro bono di giovani neri. La sua nomina è vista come la migliore opportunità dopo decenni di sanare l'ingiustizia sociale nel sistema giudiziario americano, l'ambito dove le differenze razziali sono più gravi.

    Madagascar - E' tornata la calma nella capitale del Madagascar, Antananarivo, dopo le violenze degli scorsi giorni a seguito degli scioperi generali promossi dal sindaco della città, Andry Rajoelina, poi destituito dal ministero dell'interno. Rajoelina ha ora fatto sapere di aver presentato all'Alta corte costituzionale una richiesta formale di destituzione del presidente Marc Ravalomanana, accusato di cattiva gestione dei fondi pubblici e di rappresentare una minaccia per la giovane democrazia del Paese.

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