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    28/02/09

    Diario della settimana

    Spagna: domenica elettorale nei Paesi Baschi, dove il 1 marzo si voterà per il rinnovo del governo regionale. E i separatisti dell'Eta si sono fatti sentire attaccando le votazioni. Si tratta di elezioni "antidemocratiche" e di una "frode politica" dalle quali risultera' "un parlamento fascista", si legge nel comunicato che accusa di "collaborazionismo" i nazionalisti moderati del Pnv, il Partito nazionalista basco attualmente alla guida del governo regionale. Le elezioni di domenica saranno le prime dopo 30 anni senza nessuna sigla politica riconducibile all'Eta, il gruppo separatista responsabile di oltre 800 morti in decenni di attentati terroristici. Per la prima volta in 30 anni i sondaggi indicano una caduta di consensi per il Pnv e i suoi alleati nazionalisti dell'Ea e dell'Iu finora al governo. Salgono invece i socialisti del Psoe del primo ministro Jose Luis Zapatero che potrebbero ottennere l'appoggio del partito Popolare del leader dell'opposizione Mariano Rajoy, per un primo governo basco senza forze nazionaliste. Domenica elettorale anche in Galizia: si tratta del primo test per la tenuta del governo Zapatero dall'avvio della crisi economica.

    Israele: il primo ministro incaricato Netanyahu ha annunciato che le trattative per convincere il partito Kadima di Tzipi Livni ad entrare in un governo di unità nazionale sono ufficialmente fallite. ''Sono venuta per la seconda volta da Netanyahu - ha detto la Livni - per sentire quale sia la sua visione, quale strada intenda intraprendere. L'incontro si è concluso senza intese sulle questioni principali: quello politico (ossia dei negoziati, ndr) e la riforma istituzionale''. ''La formula dei 'due Stati per i due popoli' - ha proseguito la Livni - non è uno slogan privo di contenuto. Da parte sua un dirigente del Likud, Benny Begin (figlio del fondatore del partito, Menachem Begin) ha osservato che un accordo israelo-palestinese non è comunque prevedibile per il prossimo futuro. "Le perplessità della Livni sono in parte artificiose" ha detto Begin Jr. alla radio militare.

    Sierra Leone: Issa Sesay, Morris Kallon e Augustine Gbao, leader dei ribelli sierraleonesi del Revolutionary United Front (Rfu), sono stati giudicati colpevoli di crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi durante la guerra civile che tra il 1991 e il 2002 ha insanguinato il paese. Sebbene le pene inflitte saranno rese note solo a marzo, la Corte speciale di Freetown, appoggiata dalle Nazioni Unite, ha ritenuto i tre uomini responsabili di aver commesso e ordinato omicidi e stupri di massa, mutilazioni sistematiche, atti di terrorismo, attacchi contro i peacekeeper, riduzione in schiavitù e altri trattamenti inumani e di aver arruolato bambini soldato.

    Spagna: il ministro della Giustizia spagnolo, Mariano Fernandez Bermejo, ha annunciato le proprie dimissioni. Bermejo è stato negli ultimi giorni al centro di violente polemiche per avere partecipato ad una partita di caccia in Andalusia con il giudice Baltasar Garzon, titolare di una inchiesta su episodi di presunta corruzione in ambienti vicini al Partido Popular, il principale movimento di opposizione al premier Zapatero.. Il governo ha immediatamente nominato Francisco Caamano, attualmente segretario di Stato per le relazioni con il Parlamento, al posto del ministro.

    Austria: domenica elettorale in Carinzia e a Salisburgo. In Carinzia si tratta del primo test per i nazionalisti della BZÖ dopo la morte del suo leader e governatore della regione Jorg Haider, vittima lo scorso ottobre di un incidente d'auto. Il partito è attualmente guidato dal nuovo governatore Gerhard Dorfler e dalla vedova di Haider, Claudia.

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