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    23/02/09

    Vista da lontano - La sinistra italiana ha trovato il suo Obama?

    di Jeff Israely (TIME)

    Gli italiani di solito non sono bravi ad aspettare in fila. Quando si va alla posta o in banca può aiutare avere buoni gomiti e voglia di superare gli altri. Salire sull'autobus o sul treno può assomigliare a una mischia di rugby. Ma quando arrivano i grandi momenti della vita - un avanzamento di carriera, una idea da lanciare, lasciare la casa dei genitori - l'Italia è affetta da un eccesso di pazienza. Questo è vero soprattutto in politica, dove la gerontocrazia e le regole non scritte dei partiti convincono i giovani con la falsa promessa che, aspettando per qualche anno, verrà il loro turno. Ma quando finalmente ce la fanno, i leader che un tempo aspiravano (e ispiravano) hanno ormai perso il loro appeal e le nuove idee che avevano.
    Ciò di cui la politica italiana ha disperatamente bisogno è qualcuno che salti la fila, e forse ha trovato l'uomo giusto. Il 16 febbraio Matteo Renzi, 34 anni, ha sconfitto due figure dell'establishment del Partito Democratico nelle primarie per la carica di sindaco di Firenze. E' la seconda volta che Renzi si è spinto sulla linea del fronte. Cinque anni fa, appena 29enne, sconfisse rivali di esperienza diventando presidente della Provincia di Firenze, un ruolo meno influente ma occupato spesso da uomini più in là con gli anni.
    L'ascesa di Renzi arriva in un momento difficile per il Partito Democratico, il maggiore oppositore del governo di centro-destra di Silvio Berlusconi. A livello nazionale il partito è in crisi, diviso in lotte intestine e incapace di mettere da parte ciò che resta delle passate ideologie. Questa settimana il leader del partito Walter Veltroni si è dimesso, e Berlusconi ha commentato dicendo di essere abituato a "non avere opposizione".
    Renzi è l'opportunità di cambiamento. Renzi è il favorito nelle elezioni comunali di giugno a Firenze, città tradizionalmente di sinistra. "Se diventa sindaco di Firenze, diventa la speranza" commenta un insider del partito "C'è chi dice di aver visto in lui il futuro della politica italiana, l'Obama italiano".
    Figlio di un piccolo imprenditore toscano, Renzi ha concentrato i suoi sforzi nel migliorare i servizi e l'efficienza della provincia.
    Cattolico praticante, Renzi ha detto che non permetterà al Vaticano di guidare la sua politica. Nelle primarie ha organizzato un classico sostegno "dal basso" usando Internet, Facebook e altre tattiche ispirate da Obama. "Sono un politico" dice di sè "non faccio miracoli, tento solo di far funzionare meglio l'amministrazione, giorno dopo giorno".
    A volte esuberante e con la faccia da bambino, Renzi è stato intervistato da Time già la scorsa estate, a commento della corsa di Obama "Tutti mi dicevano di stare calmo, che la mossa migliore era candidarmi per un altro mandato alla Provincia. Ho detto "no grazie, mi candido a sindaco". Un leader del partito in Toscana mi ha detto chiaro e tondo "Rispetta la fila, ragazzino, aspetta il tuo turno", ma io ho detto no".
    Dopo le dimissioni di Veltroni, i leader Democratici si sono riuniti a Roma per discutere del futuro. Il partito non ha strategie per sconfiggere Berlusconi nè idee nuove per l'Italia. Forse è il momento di pensare l'impensabile e sperare che Renzi scavalchi la fila di nuovo.

    © 2009 Time Inc. All rights reserved

    2 commenti:

    Anonimo ha detto...

    quando guardo trasmissioni tipo Ballarò, talvolta vedo Bersani e Tremonti.
    Hanno idee simili, spesso, ma si capisce che il PD è più dalla parte della gente.
    Nel PD dovrebbero evidenziare queste differenze.

    G. ha detto...

    Iniziare ad essere meno autoreferenziali e a spiegare quali sono le posizioni ufficiali del partito su diversi temi sarebbe già qualcosa

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